domenica 5 maggio 2013

5. ELEMENTI DI ICONOGRAFIA E ICONOLOGIA Storia della teoria delle proporzioni/ Sandro Botticelli, Aby Warburg, Ernst H.Gombrich





a. Lettura del saggio di E. PANOFSKY La storia della teoria delle proporzioni del corpo umano come riflesso della storia degli stili (1921), in Il significato nelle arti visive (1955), trad.it. Torino, Einaudi, p.1-56.


b. Sandro Botticelli ed Ernst H.Gombrich


Ernst H.Gombrich (Vienna 1909 –Londra 2008) è uno fra i maggiori studiosi di iconografia e iconologia del secolo XX. Formatosi nel brillante ambiente intellettuale della capitale austriaca del primo ‘900, si trasferisce a Londra nel 1936, lavorando al Warburg Institute che ha successivamente diretto dal 1959 fino alla morte.
Tra le sue opere maggiori ricordiamo le raccolte di saggi Arte e illusione e a Cavallo di un manico di scopa, fortemente influenzate dalla psicanalisi e dalla teoria della percezione; Norma e forma, e Imaagini simboliche, più direttamente connesse alla tradizione della ricerca storico-iconografica.
Nel saggio qui considerato, Mitologie botticelliane, Gombrich sviluppa alcuni spunti di ricerca di Aby Warburg, fondatore della disciplina iconografica/iconologica, apportando importanti chiarimenti su opere come Venere e Marte, Pallade e il Centauro, l’Allegoria della Primavera, la Nascita di Venere e gli affreschi di Villa Lemmi. Anche grazie a questo suo contributo, è ormai accettato da tutta la critica che Botticelli abbia creato alcune delle sue più note allegorie profane per il committente Lorenzo di Pierfrancesco de’ Medici, cugino del Magnifico, e che in esse sia centrale il riferimento a testi classici recenteente riscoperti, nell’ambito del revival platonico di cui era leader a Firenze Marsilio Ficino, uno dei principali intellettuali della cerchia medicea. Alcune parti della lettura di Gombrich, tuttavia, in particolare la sua interpretazione del ruolo di Mercurio nell’Allegoria della Primavera, sono state rigettate dalla critica successiva e superate da ricerche più recenti quali quella del Dempsey citata in bibliografia.
Sul soggetto e il significato dell’ Allegoria della Primavera, peraltro, il ventaglio delle proposte interpretative appare assai vario e il dibattito è tuttora aperto.

Le ricerche sul Botticelli sono alla base della storia della disciplina iconografica/iconologica: Aby Warburg (1866-1929) scelse come argomento della sua tesi di dottorato due dipinti mitologici di Botticelli: la Nascita di Venere e la Primavera. La dissertazione, presentata nel dicembre del 1891, venne pubblicata due anni più tardi con il significativo sottotitolo di  Ricerche sull'immagine dell'antichità nel primo Rinascimento italiano. Fin da quel momento,
Warburg si rese conto che qualsiasi tentativo di comprendere l’opera di un pittore del Rinascimento era futile se il problema veniva accostato esclusivamente da un punto di vista formale. In questa scelta metodologica, Warburg rompe con le ricerche già innovative di Wölfflin, che nei suoi Concetti fondamentali della storia dell’arte (Kunstgeschichtliche Grundbegriffe, 1915) ipotizzava una disciplina autoreferenziale, la quale potesse essere studiata come ‘storia degli stili’.


*1. Botticelli, Marte e Venere, ol.tav. 1482 (?)
Londra, National Gallery

2. Rilevo su sarcofago, II secolo d.C.
Roma, Musei Vaticani

3. Stemma della famiglia Vespucci

4. Botticelli, Marte e Venere, part.

5. Piero di Cosimo, Le disgrazie di Sileno (part.), ol./tav.
Cambridge, Mass., Fogg Art Museum

*6. Botticelli, Nascita di Venere, ol./tav., 1482 (?)
Firenze, Uffizi

*7. - 8. Cammeo di età ellenistica detto “Tazza Farnese”, recto e verso.
Napoli, Museo archeologico Nazionale

Gemma considerata dal Magnifico il pezzo più importante della sua collezione.
http://it.wikipedia.org/wiki/Tazza_Farnese
http://marcheo.napolibeniculturali.it/itinerari-tematici/galleria-di-immagini/RA147

9. Alessio Baldovinetti, Il battesimo di Cristo
Firenze, Museo di San Marco

*10. -11. Botticelli, Soggetti allegorici (Affreschi di Villa Lemmi), 1480-83 (?)
Parigi, Louvre

12. Botticelli, Testa di donna (part. dell’affresco di Villa Lemmi)

13. Ghirlandaio, Tre donne (part. della Visitazione), affresco.
Firenze, Santa Maria Novella

15. Maniera di Nicolò di Francesco Spinelli, Medaglia di Giovanna Tornabuoni

16. Botticelli, Testa d’uomo (part. dell’affresco di Villa Lemmi)

17. Maniera di Nicolò di Francesco Spinelli, Medaglia di Lorenzo di Pierfrancesco de’ Medici

18.-19. Maniera di Nicolò di Francesco Spinelli, Medaglia di Lorenzo di Pierfrancesco de’ Medici

20. Dioskurides, Apollo, Marsia e Olympos, corniola detta “Il sigillo di Nerone”.
Napoli, Museo archeologico Nazionale

21. Frontespizio di un manoscritto di Omero, 1488, part.
Napoli, Biblioteca Nazionale

22. Sandro Botticelli (cerchia), Ritratto di giovane donna, part.
Francoforte, Staedelsches Kunstinstitut

23. Raffaello, La Scuola di Atene, part.: Apollo con la lira. Affresco, 1509-1e
Roma, Palazzi Vaticani, Stanza della Segnatura


Una parte consistente delle collezioni medicee del Quattrocento è costituita da gemme e monete antiche,  da cui gli artisti della cerchia, come negli esempi appena visti, traggono ispirazione per soluzioni stilistiche e temi iconografici. L’offrire a valenti giovani artisti l’accesso alla collezione dei marmi antichi (custoditi nel Giardino di San Marco) e a quella delle gemme, oltre che alla conversazione con umanisti e intellettuali della cerchia familiare, costituisce il primo germe dell’idea di un’accademia d’arte. La prima Accademia di belle arti della storia, concepita con la formula tuttora in uso di luogo d’incontro fra i saperi artigianali connessi all’arte e discipline umanistiche, prenderà in effetti una forma istituzionale proprio a Firenze oltre mezzo secolo dopo: si tratta dell’Accademia del Disegno fondata nel 1562 da Giorgio Vasari, e cui furono messi a capo come “principi”, e significativamente posti sullo stesso piano, Michelangelo Buonarroti, allora all’apice della fama, e il granduca di Firenze Cosimo I de’ Medici.


Bibliografia

Su Botticelli:

E.H. GOMBRICH, Mitologie botticelliane/Uno studio sul simbolismo neoplatonico della cerchia del Botticelli (1945), in Immagini simboliche/Studi sull’arte del Rinascimento, trad.it. Torino, Einaudi, 1978
C. BO, G. MANDEL, L’opera completa del Botticelli, Milano, Rizzoli (“Classici dell’Arte”, N°5), 1967
C. DEMPSEY, The Portrayal of Love/Botticelli’s Primavera and the Humanist Culture at the time of Lorenzo The Magnificent, Princeton, N.J., Princeton University Press, 1992

Fare inoltre riferimento alle schede relative alle singole opere contenute nel catalogo informatico del Polo Museale Fiorentino:
http://www.polomuseale.firenze.it/

Sulle collezioni medicee, la loro influenza sugli artisti e le origini dell’Accademia del Disegno a Firenze:

N.DACOS, Arte italiana e arte antica, in Storia dell’Arte italiana, Parte prima, volume terzo, Torino, Einaudi, 1979
F. M. TUENA, G. MORI, Il tesoro dei Medici/Collezionismo a Firenze dal Quattrocento al Seicento, Firenze, Giunti (“Art Dossier N° 18), 1987
N. PEVSNER, Le Accademie d’arte (1940) , trad. it. Torino, Einaudi, 1982

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