domenica 1 maggio 2011

Biennio 9. Tempi brevi: trailer, teaser, clip musicali. Petry, Art of Not Making

a) Il trailer come genere


Anche per effetto dell'accresciuta capacità degli utenti di capire i messaggi audiovisuali, i tempi si stanno contraendo: gli spot pubblicitari, i video musicali, i trailer sono "generi" brevi, che hanno abituato il pubblico a trovare convogliati in pochi secondi contenuti che nel passato venivano comunicati attraverso messaggi più lunghi.


*1. The ChubbChubbs! I(2002)
http://www.youtube.com/watch?v=AAm6im8bZgo

http://en.wikipedia.org/wiki/The_ChubbChubbs!
http://www.imdb.com/title/tt0331218/plotsummary

The Scrat in Gone Nutty e nei trailer dei film Ice Age :

http://en.wikipedia.org/wiki/Scrat

2. http://www.youtube.com/watch?v=uGLh8uktrmA&NR=1


3. http://www.youtube.com/watch?v=W4gvxUlGNAs


Storia del genere trailer:

http://en.wikipedia.org/wiki/Trailer_(film)



Osservazioni di Bill Viola sui tempi filmici.


a) Finti trailer dell’artista Francesco Vezzoli (Brescia 1971):


Vezzoli studia a Londra presso il Central St. Martin's School of Art dal 1992 al 1995, anno in cui rientra in Italia e sviluppa i primi video come An Embroidered Trilogy (1997, 1998, 1999) presentata presso gallerie e musei italiani ed europei.
Personali: nel 2000 alla Galleria Comunale d'Arte Moderna (Bologna) e nel 2002 al Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea (Torino) e al New Museum of Contemporary Art (New York
Partecipa alla 49° Biennale di Arti Visive di Venezia nel 2001, con la performance:

*4. Embroidery of a Book: Young at any age, stampe laser su tela con ricami in filo metallico (2000),
che riproducono dive celebri di un tempo,

e performance dell’ex modella degli anni ’60 Veruschka:

*5. Veruschka era qui, 2001

che siede in primo piano di fronte all’opera precedente ricamando al telaio il suo stesso volto come appariva su una copertina di Stern del 1969, quando era all’apice del successo.

Alla Biennale del 2005 presenta:


*6. Trailer for the Remake of Gore Vidal’s Caligula, 2005. Film a 35 mm trasferito su DVD, 5 min.

Ambientato in una villa “hollywoodiana” di Beverly Hills, il falso trailer comincia con Gore Vidal (nella parte di se stesso), che parla del progetto. Seguono scene del presunto film, con noti divi e dive, alcuni dei quali apparivano nel film originale: Helen Mirren nella parte di Tiberia, madre di caligola; Adriana Asti come Ennia, ruolo che recitava nel film originale, e che anche qui fa uso di una speciale e trasgressiva crema per il viso; Milla Jovovic come l’amata sorella di Caligola, Druscilla; Karen Black nei panni di un’altra sorella di Caligola, Agrippina, la futura madre di Nerone e moglie dell’imperatore Claudio, Michelle Phillips (del gruppo “The Mamas and Papas”) come Messalina, la prima moglie di Claudio e considerata la donna più dissoluta della storia; Courtney Love nella parte dell’imperatore Caligola.


7. Marlene Redux: A True Hollywood Story!, 2006.

http://www.youtube.com/watch?v=pCr0RSmLxM4&feature=PlayList&p=4C1C54A1634D483C&index=13&playnext=2&playnext_from=PL


Il finto documentario ripercorre la vita e la carriera di Vezzoli mettendo a fuoco un progetto immaginario, il remake di un documentario di Maximilian Schell su Marlene Dietrich (1984).
Nel 2007, Vezzoli inaugura insieme a Giuseppe Penone il rinato Padiglione Italiano (all’Arsenale ) con

*8. Democrazy, 2007
http://www.youtube.com/watch?v=ajSS-1zTgG4&feature=PlayList&p=4C1C54A1634D483C&playnext=1&playnext_from=PL&index=12


prendendo spunto dalle imminenti elezioni presidenziali americane, finto spot con Sharon Stone nella parte della futura possibile first lady e il filosofo francesce Bernard-Henri Lévy come ipotetico presidente.


b) Rudolf Stingel



Stingel, nato nel 1956 a Merano, è dai primi anni '80 newyorkese di adozione.

Un ricordo delle sue origini altoatesine sono i fogli di polistirolo sui quali lascia delle impronte camminandoci sopra con degli scarponi, con un effetto simile a neve.
Il suo lavoro fino al 2000 si caratterizza per un meditato uso di materiali industriali, come il polistirolo, i fogli in cellotex, la moquette.
Negli ultimi anni è tornato alla pittura su tela. “Alpino (1976)” è un autoritratto intensamente iconico, desunto da una fototessera dell’artista ai tempi del servizio militare.



*9.Untitled (Instructions), 1989, Silkscreen inks on sintra face on plexiglas, 108 x 155



*10 Untiled 2000, polistirolo 244 x 488 x 10 cm



*11. Alpino 1976 2006, olio su tela 335 x 326 cm
Collezione François Pinault






Bibliografia

Oltre alle opere segnalate nei link già ricordati, vedere:

I. GIANELLI (a cura di) , Francesco Vezzoli/Democrazy, Milano, Electa, 2007
(Catalogo edito in occasione della mostra al Padiglione Italiano per la 52.Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia).


F. BONAMI (a cura di), Rudolf Stingel/at the Museum of Contemporary Art, Chicago, and the Whitney Museum of American Art, New York, Hatje Kantz , 2007

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