giovedì 4 marzo 2010

2. ELEMENTI DI ICONOGRAFIA E ICONOLOGIA

Accademia di Belle Arti in Venezia
CORSO DI DIPLOMA DI 2° LIVELLO IN : GRAFICA
A.A. 2009-10
Docente: Gloria Vallese




2. Iconografie rinascimentali: l’Europa del Nord (parte prima) /Umori e temperamenti, temi e immagini



a) Iconografie rinascimentali, l’Europa del Nord



L’invenzione della stampa a caratteri mobili alla metà del Quattrocento, ad opera dell’orefice tedesco Johann Gensfleisch von Gutenberg, cambiò il corso della storia della cultura occidentale.
All’epoca, i due Rinascimenti, quello italiano e quello tedesco e fiammingo, stavano imboccando percorsi sempre più dissimili: il movimento umanistico italiano è progressivamente assimilato a un gusto aristocratico, elitario, che crea prodotti artistici e culturali di qualità elevata ma destinati a cerchie ristrette; mentre l’umanesimo nordico vedrà coinvolte nella cultura e nell’istruzione fasce sempre più ampie della popolazione, in una progressiva democratizzazione della cultura e dell’arte.

Corrispettivamente, libro a stampa italiano dell'età umanistica è elegante e pregiato, conforme al gusto archeologico anticheggiante che caratterizza la seconda metà del Quattrocento, ma si rivolge a un pubblico relativamente ristretto e socialmente elitario. Ne e’ un esempio emblematico l' Hypnerotomachia Poliphili di Francesco Colonna, stampata da Aldo Manuzio a Venezia nel 1499.

Il libro transalpino è comparativamente più modesto, ma si rivolge a fasce più larghe di popolazione, preparate a questo contatto dall'opera di alfabetizzazione svolta da pie confraternite di laici come le Scuole dei Fratelli della Vita Comune (la cui presenza e attività, senza corrispettivo in Italia, è una caratteristica della civiltà nordica).

Accanto ai libri, si diffondono nell'Europa del Nord i fogli silografici singoli a carattere didascalico-morale .
Il successo popolare di questi prodotti della nuova arte della stampa, rivoluzionari anche se di per sè qualitativamente modesti, influenzera’ la pittura della seconda meta’ del secolo, che con Jheronimus Bosch e il suo successore Pieter Bruegel il Vecchio prendera’ una direzione propria, quasi immune dagli influssi italiani.

Da tener presente infine che il libro nordico (e l'illustrazione "militante" che ad esso si lega), costituira’ un fattore rilevante nell'innescarsi del grande rivolgimento politico-religioso della Riforma protestante (1517).


*1. Jheronimus Bosch, I Sette Peccati Capitali, ol./tav., 1490-1500 ca.
Madrid, Prado

2.,3. Due part. del prec., tondo centrale: Superbia e Cristo che emerge dal sepolcro

4., 5., 6., 7. I Quattro Novissimi: Morte, Giudizio, Inferno e Paradiso

9. Tavola dei Vizi e delle Virtù', foglio silografico, fine sec. XV.
Basilea, Kupferstichkabinett

Se nelle opere più antiche a noi note (ca. 1490-1500) Bosch si attiene a formati “profani”, adatti a interni domestici (come il “ripiano di tavolo” dei Sette Peccati Capitali), nelle opere della prima maturità si rifà a un prototipo più impegnativo, lo schema iconografico del trittico del Giudizio Finale, che l’artista rielabora in modo fortemente personale trasformandolo in una rassegna in tre fasi delle follie che costellano l’intero percorso dell’esistenza sulla terra, a partire dal peccato di Adamo ed Eva.


*10. Jheronymus Bosch, ‘Il Carro di Fieno’ , trittico, ca. 1500-1505.
Madrid, Prado

11. Part. del prec.: Anta sinistra con la Cacciata degli angeli ribelli, la Creazione di Eva, la Tentazione, la Cacciata dal Paradiso terrestre

12. Anta centrale: La lotta per il fieno, L’omicidio, Il Papa e l’Imperatore, Il medico di piazza, I religiosi gaudenti

13. Anta destra: L’Inferno con la Seduzione dello stolto, La caccia alla rovescia, I muratori di Babele

14. Jheronimus Bosch, La Nave dei folli , ol./tav., 1490-1500 ca.
Parigi, Louvre




b) Umori e temperamenti: temi e immagini.


*15. Giuseppe Arcimboldi, L’Inverno, 1563 ol/tav.
Vienna, Kunsthistorisches Museum

16. Giuseppe Arcimboldi, La Primavera, ol/tela, 67 x 52 cm
tela 76 x 63 cm
Parigi,Louvre

*17. Giuseppe Arcimboldi, Il fuoco, ol/tav.
Vienna, Kunsthistorisches Museum

*18. Mundus, Annus, Homo, silografia
Da: Isidorus Ispaliensis, De responsione mundi, Augusta 1472

19. I Quattro Elementi, silografia
Da: Isidorus Ispaliensis, De responsione mundi, Augusta 1472

20. Sanguigni, Collerici, Melanconici, Flemmatici, silografia, 1480 ca.
Dal ‘Primo Calendario Tedesco’, Augusta, 1480 ca.

21. Temperamenti ed Elementi,
Frontespizio di Gerard de Jode e Marten deVos dal libro Septem Planetae Septem Hominibus Aetatibus Respondentes, 1581





Bibliografia

a) Bosch:

S.H. STEINBERG, Cinque secoli di stampa (1955), trad.it. Torino, Einaudi, 1962
D. BUZZATI - M.CINOTTI, L’opera completa di Bosch, Milano, Rizzoli, 1966 (“Classici dell’Arte”, n°2)
G.VALLESE, Il tema della follia nell’arte di Bosch: iconografia e stile, “Paragone/Arte” n° 405, novembre 1983, pagg. 3-49
G.VALLESE, Follia e mondo alla rovescia nel Giardino delle Delizie di Bosch, “Paragone/Arte”
n° 447, maggio 1987, pagg. 3-22


b) Dottrina degli umori e dei temperamenti:

R. KLIBANSKY, E. PANOFSKY, F. SAXL, Saturno e la melanconia: studi di storia della filosofia naturale, religione e arte, trad. it. Torino, Einaudi, © 1983, parte prima, in part. pagg.52-115

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